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Secondo la saggezza popolare, quando in una comunità una situazione si fa critica, la responsabilità è quasi sempre di chi è alla guida di quel gruppo: questa è l’origine del famoso detto popolare “Il pesce puzza dalla testa.”.
Lo stesso accade nelle aziende quando la leadership non funziona.
Sono certa che ti verranno subito in mente esempi come questi: il capo è assente, ha sempre da fare anziché dare ascolto alle persone che lavorano per lui/lei, delega a terzi senza interessarsi della complessità delle azioni che ne derivano, ecc.
Nelle ultime settimane ho pensato spesso a quel proverbio parlando con alcuni colleghi/e: nei Sistemi di Gestione e nelle Certificazioni Iso servono unità d’intenti, azioni coordinate, visione comune. Detto in altri termini, per guidare un’organizzazione verso il successo è la Direzione che deve indicare “la via” e governare le risorse affinché la seguano.
Troppo spesso, invece, chi è a capo di un’azienda non ha tempo (o voglia) di lavorare con noi consulenti. Si delega a manager che sovente non hanno nemmeno margini decisionali o, peggio, a persone che ricoprono un ruolo meramente operativo.
Pertanto, quando «Il pesce puzza dalla testa», ecco cosa succede: i risultati sono pochi (oppure sono di scarsa utilità)
le persone si sentono confuse, disorientate, disunite
l’azienda si trova a sostenere dei costi ma senza vedere il ritorno sull’investimento
le norme ISO (ancora una volta) vengono considerate un impiego infruttuoso, inutile.
La leadership non è messa a caso al centro della rappresentazione dei processi tipici delle aziende virtuose
Cari proprietari o dirigenti d’impresa ho qualcosa da dirvi: se vuoi non vi tirate su le maniche per primi, i risultati che sperate tarderanno sempre ad arrivare
Nota: l’immagine che ho scelto è una delle splendide creazioni di artigianato creativo da materiali ritrovati e riutilizzati di @unpescefuordacquariccione