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Innovazione semplice per piccoli business è la sintesi di tutto: solo cinque parole per riassumere
- cosa posso fare per te,
- il modo in cui lavoro, e
- a chi mi rivolgo.
Nella prima parte di questo articolo ho raccontato cos’è l’innovazione per me e in che modo porto innovazione a coloro con cui lavoro.
Questa volta voglio parlare dell’aggettivo semplice che ho associato all’innovazione e mi piacerebbe illustrare a quali organizzazioni a cui mi rivolgo prevalentemente.
Semplice
Con “semplice” intendo un concetto piuttosto ampio perciò, affinché riesca a spiegarmi al meglio, anche questa volta mi affido a Treccani: sono dell’idea che “partire dall’inizio”, in ogni caso, sia il modo migliore per comprendere davvero e a fondo.
semplice¹ /’semplitʃe/ (ant. simplice) – ■ agg. […]
essenziale, sobrio;
conciso, piano;
alla mano, autentico, naturale, schietto, sincero, spontaneo.
Ho scelto proprio questa parola perché mi aiuta a descrivere molto bene due aspetti:
- il tipo di persona che sono, e
- in che modo mi rendo utile con la mia professione.
Chi sono
La faccio semplice, è meglio: mi piace centrare gli obiettivi senza “giri” inutili e sono sempre molto pragmatica nelle mie attività!
Come lavoro
Quando dico di volere “portare innovazione (semplice)” intedo fornire un servizio che sia:
- accessibile, alla portata delle persone con cui mi interfaccio;
- comprensibile da chi deve utilizzarla;
- praticabile e utilizzabile nel lavoro di tutti i giorni.
Solo in questi casi, infatti, riesco veramente a semplificare la vita di coloro con cui lavoro, fare sì che aumenti la loro produttività e tutte le azioni vengano portate a termine nel modo migliore.
Piccoli business
Qualche tempo fa ho applicato i principi del business design alla mia attività, per capire come rinnovarla e migliorare.
E’ stato molto interessante perché ho potuto mettere a fuoco aspetti del lavoro a cui, fino a quel momento avevo prestato poca attenzione e ne ho fatto tesoro (questo nuovo sito è un esempio, ti piace?).
Categorie
Per prima cosa ho realizzato che finora ho avuto il piacere di lavorare con tre tipologie di clienti:
- realtà di dimensioni piuttosto contenute,
- organizzazioni del terzo settore,
- medie-grandi imprese (ma solo in piccola parte).
Sono questi, infatti, i piccoli (business) a cui mi rivolgo soprattutto e la motivazione credo sia una soltanto:
nei contesti meno formali e rigorosi riesco a dare il meglio di me!
Finalità
So che la parola “business” viene associata agli affari, alle attività commerciali, al settore del profitto.
Per quanto mi riguarda, però, vado oltre e, indistintamente, mi rivolgo a organizzazioni profit e no profit che vogliono innovare il contesto in cui operano. Infatti:
- ho conosciuto associazioni e cooperative del Terzo settore che offrono servizi e prodotti talvolta anche qualitativamente superiori a quelli venduti dalle aziende del settore.
- E ho lavorato con imprenditori e imprenditrici così lungimiranti da affermare: “Non so come si fa, ma so che mi serve! Poi a metterlo in pratica ci pensi tu.“.
Nella prima parte di questo articolo ti ho raccontato cosa intendo per innovazione; qui, invece, ti ho parlato degli altri due aspetti del mio lavoro:
- semplice, e
- per piccoli business.
Adesso tocca a te: che tipo di innovazione vuoi portare nella tua organizzazione?
Clicca ora per farmelo sapere, ti aspetto!