Ambiente VS economia: ecco chi vince!

 
Ricordo ancora come fosse oggi il commento beffardo del professore di Politica economica a cui chiesi la tesi nel mio ultimo anno di università.
 
Ma davvero pensa che l’Ambiente sia un argomento interessante per una tesi di laurea!?
(correva l’anno 2012, mica 1789… 🙄)
 
[In realtà mi interessava di più laurearmi in Economia ambientale… ma ero iscritta a una sede distaccata dell’Università La Sapienza, per cui il professore me la negò… ma è un’altra storia! 😣]
 
Tornando a Politica economica:
💚 la definizione universalmente riconosciuta di Sviluppo Sostenibile risale al 1987 e si trova nel cosiddetto Rapporto Brundtland dal titolo “Our Common Future”;
💚 nel giugno 1992 si è tenuta la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull’ambiente, l’Earth summit di Rio de Janeiro;
💚 dal summit di Rio è scaturita l’Agenda 21 Locale, lo strumento individuato per dare concretezza alle politiche ambientali a livello urbano e territoriale.
 
Fu proprio l’A21L il tema su cui sviluppai la mia tesi, una sorta di Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 applicato ai centri urbani.
 
Mi sono chiesta spesso se il Prof si ricordi di me, lui che rise del funambolo che simboleggia il Coordinamento Agende 21 locali italiane (guarda il logo 👉 clicca qui ) e delle mie slide ricche di foto e scarne di testo (“…sono così poco formali, signorina!“).
 
Lo stesso che, però, sorrideva (questa volta soddisfatto ma, ancora di più, sorpreso❗) dal massimo dei punti che la commissione volle assegnare solo a me, il giorno della discussione 🤩
 
E quando dialogo con gli imprenditori di oggi, mi sembra di tornare nuovamente davanti a quel professore:
  • sdrammatizzano sulle conseguenze ambientali derivanti dalle attività economiche, e
  • non comprendono il potere che hanno: fare la loro parte per il futuro del pianeta e di chi verrà dopo di noi (Piero Angela docet!).
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